Necessità inderogabile della Partecipazione Popolare Azione Popolare e art.118 Costituzione Italiana
Data la complessità della situazione sociale e politica, è opportuno partire da un dato condivisibile: “a ciascuno la propria responsabilità ed il conseguente dovere di partecipare in prima persona”.
Per evitare astrattezze concettuali e mettere alla prova il senso della partecipazione democratica alla tutela dei beni comuni si ritiene utile richiamare l’attenzione su uno strumento rimasto quasi in completo letargo da molti anni: la cosiddetta “azione popolare” prevista e disciplinata dall’art. 9 Decreto Legislativo n. 267 del 2000.
La norma dà facoltà al singolo cittadino elettore di agire in giudizio, per tutelare diritti ed interessi del Comune ove risiede nel caso in cui l’ente locale non sia in grado, ovvero non voglia, provvedere a farli rispettare.
La caratteristica rilevante della “azione popolare” (che sarebbe meglio definire “azione civica”) sta nel fatto che il cittadino elettore si assume la responsabilità di partecipare alla tutela dei diritti della propria Amministrazione senza nulla chiedere per sè, ma nell’esclusivo vantaggio della comunità di cui fa parte.
Se si tiene conto dei settori di intervento di un Comune lo spazio dell’azione popolare risulta molto ampio.
Per mera semplificazione:
- rispetto delle condizioni ambientali in cui vivono i cittadini;
- interventi adeguati per il disagio sociale;
- tutela del patrimonio storico e culturale della città;
- buon uso dei beni mobili ed immobili appartenenti al Comune;
- corretta organizzazione dei servizi pubblici di competenze dei Comuni;
- principio di parità di genere e tutela dei minori.
Il CILD ha anche elaborato, in materia, uno schema di deliberazione curato dagli avv. Marcello Andreozzi e Stefano Rossi.
Intervengono
Paolo Maddalena (vice presidente emerito Corte Costituzionale) | Sergio Talamo (giornalista, dirigente pubblico) | Giuseppe Lo Mastro (presidente IICA e membro comitato scientifico CILD) | Rodolfo Murra (Avvocatura Comune di Roma) | Nicola Sabato (coordinatore Avvocatura Regione Lazio) | Gianni Palumbo (portavoce Forum Terzo Settore Lazio) | Eugenio De Crescenzo (presidente A.G.C.I Solidarietà Lazio) | Maurizio Colace (coordinatore Ass. Rinascimento di Roma) | Roberto Canestrelli (membro Comitato Scientifico IICA) | Francesco Mingiardi (avvocato amministrativista) | Francesca Danese (già assessore Politiche Sociali Comune di Roma) | Simona Sinopoli (presidente Arci Roma) | Pino Galeota (presidente CILD/Centro Iniziativa per la Legalità Democratica) | Claudio Giangiacomo (responsabile giuridico osservatorio P.A. bandi e avvisi pubblici)