Trattamento chirurgico per l’adeguamento dei caratteri sessuali senza necessità della Consulenza tecnica d’Ufficio
L’identità di genere si riferisce alla percezione e alla consapevolezza che la persona ha di sé come individuo maschile, femminile o ambivalente, ovvero come persona che non si identifica necessariamente né con il genere femminile né maschile. Nel disturbo dell’identità di genere (DIG), la persona si identifica in modo intenso e costante col sesso opposto e prova notevole malessere per il proprio sesso biologico.
Dal 1982 è reso legale in Italia l’intervento di riattribuzione chirurgica di sesso grazie alla Legge n° 164. La riattribuzione chirurgica di sesso (transessualismo) resta comunque la soluzione più estrema in quanto comporta, in seguito a una specifica terapia ormonale, una trasformazione radicale e definitiva del corpo che, tramite un delicato intervento chirurgico, il soggetto viene adeguato il più possibile al genere cui si sente di appartenere. A tale trasformazione fa seguito anche un cambiamento di tipo anagrafico.
Il Tribunale di Roma accoglie con sentenza la domanda, patrocinata dall’avv. Anna Laura Cavalsassi proposta per l’autorizzazione al trattamento chirurgico per l’adeguamento dei caratteri sessuali, senza necessità della CTU , alla luce della documentazione medica rilasciata del SAIFIP.